Pericle Fazzini biografia

- PERICLE FAZZINI PITTORE

 

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Pericle Fazzini è stato uno scultore e pittore italiano. Nasce a Grottammare nel 1913.

Si avvicina alla scultura nella bottega del padre intagliatore e, su consiglio del poeta Mario Rivosecchi, viene inviato a Roma nel 1930 a studiare alla Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia di Belle Arti.

Nel 1931 vince il concorso per il monumento funebre del Cardinale Dusmet a Catania. L'anno seguente partecipa al concorso per il Pensionato artistico nazionale ottenendo una borsa di studio con cui manterrà per i successivi tre anni uno studio a Roma.

Nel 1935 Pericle Fazzini partecipa alla II Quadriennale di Roma ottenendo un premio per gli altorilievi Danza e Tempesta. Nel 1938 apre un suo studio a Via Margutta, dove resterà per tutta la vita, e aderisce al movimento artistico Corrente che si riunisce attorno alla omonima rivista d'arte milanese. Nello stesso anno partecipa alla XXI Biennale di Venezia con un gruppo di sculture che lo consacra ai massimi livelli della scultura europea: il ritratto di Ungaretti, Momenti di solitudine, Ragazzo che ascolta e Giovane che declama.

Nel 1947 vince il Premio Torino con l'opera Anita in piedi e partecipa alla mostra del Fronte Nuovo per le Arti, con Emilio Vedova e Renato Guttuso. Nel 1949 vince il Premio Saint Vincent con l'opera Sibilla e partecipa alla mostra Twentieth-Century Italian Art al MoMa di New York. Nel 1951 tiene la sua prima antologica alla Fondazione Premi Roma. Nel 1954 torna alla Biennale di Venezia vincendo il primo premio per la scultura.

Nel 1955 Pericle Fazzini inizia ad insegnare all'Accademia di Belle Arti di Firenze, mentre dal 1958 fino al 1980 insegna all'Accademia di Belle Arti di Roma.  

Tra la fine degli anni cinquanta e gli anni sessanta lavora a progetti monumentali  tra cui il portale della chiesa di San Giovanni Battista sull'A1, la Fontana per il Palazzo dell'ENI a Roma, il Monumento per la Resistenza ad Ancona.

Nel 1970 inizia la Resurrezione per la Sala Nervi in Vaticano, che sarà esposta solo nel 1977 e che può essere considerata la sua opera più famosa.

Gli ultimi anni della sua prestigiosa carriera vedono l'organizzazione di due importanti antologiche nel 1983 ad Avezzano e l'anno seguente alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea a Roma.

Pericle Fazzini muore a Roma nel 1987.